cdb2518fe120801c22df0b74df76d0d3 by Unknown

autore:Unknown
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52. Specchio, specchio delle mie brame

Ecco una previsione: nei prossimi anni vedremo specchi comparire agli ingressi di chiese e altri luoghi di culto (e il motivo non è permettere a chi entra di sistemarsi i capelli).

Lo specchio ha un effetto magico su di noi.

Gli esperti della motivazione incoraggiano spesso le persone a guardare nello specchio mentre formulano i loro obiettivi o immaginano il futuro che desiderano.

A quanto pare, questo consiglio non è solo una stupidaggine motivazionale. Quando guardiamo nello specchio, il nostro comportamento subisce davvero un’alterazione (almeno per un breve periodo di tempo; Cialdini, Goldsten e Martin, 2008).

I più rispettati lavori di ricerca sul comportamento allo specchio risalgono ai lontani anni Settanta. Come per molti esperimenti di psicologia sociale, il setup era semplice: ad alcuni bambini che facevano visita alle case per Halloween è stato detto che potevano prendere solo una caramella da una grande ciotola di dolci e sono stati poi lasciati da soli. Circa il 34 per cento di loro ha preso più di un dolcetto. Quando, invece, è stato posizionato uno specchio dietro la ciotola, in modo che i bambini potessero vedersi mentre prendevano la caramella, solo il 9 per cento ha disobbedito alle istruzioni. La semplice aggiunta dello specchio ha ridotto di quasi tre quarti la percentuale di cattivo comportamento.

E non sono solo i bambini a reagire allo specchio. In un altro esperimento sono stati mostrati ai soggetti video di loro stessi (che equivalgono a specchiarsi, eccetto per il fatto che l’immagine non è invertita) oppure forme geometriche neutre. Quindi è stato assegnato loro un piccolo compito, che richiedeva di uscire dalla stanza con un fazzoletto di carta usato. Circa la metà dei soggetti che avevano visionato le immagini neutre hanno gettato il fazzoletto usato in una tromba delle scale vuota, mentre solo un quarto di coloro che avevano visionato le immagini di loro stessi l’hanno fatto.

Sembra che vedere la propria immagine porti una persona a pensare al proprio comportamento e in conclusione a comportarsi in modo socialmente desiderabile. Secondo l’esperto di influenza e persuasione Robert Cialdini, altre azioni, come chiedere alle persone il proprio nome, possono avere un effetto simile. In un altro esperimento, un’immagine di occhi ha ridotto drasticamente il “furto” in un’area di sosta dove gli impiegati erano chiamati a lasciare le monete in un contenitore ogni volta che prendevano una tazza di caffè o tè.

Cialdini sostiene che gli specchi potrebbero essere un espediente economico per ridurre il taccheggio e i furti da parte degli impiegati in aree che non possono essere facilmente sorvegliate. (Senza dubbio sarebbero particolarmente efficaci se fossero accompagnati da un cartello con la scritta: “Falsi specchi in uso”.)

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